Scade il 14 marzo il bando da 20 milioni di euro del National Biodiversity Future Center, il Centro italiano per la biodiversità (Nbfc), per accompagnare le Pmi nelle attività di ricerca industriale e sperimentale. Creato nel settembre 2022, promosso dal CNR e finanziato grazie ai fondi PNRR, il National Biodiversity Future Center rappresenta l’esempio perfetto di come le tecnologie innovative e l’intelligenza artificiale possano contribuire a salvaguardare la biodiversità.
Questo l’argomento centrale di un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore, nel quale si riportano anche le parole di Carlo Calfapietra, direttore dell’IRET e responsabile scientifico CNR del NBFC. “Un budget complessivo di 58 milioni – afferma – verrà destinato al supporto di Pmi, start up e spin off e allo sviluppo di nuove competenze dei ricercatori in tema di biodiversità e per sostenere le attività innovative di enti pubblici e altri soggetti impegnati a difendere le aree protette”. “La dotazione del PNRR copre la nostra attività fino al 2026. L’auspicio è che il Centro possa proseguire anche al di là di quella data”, sostiene Calfapietra.
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