Oggi, mercoledì 13 novembre, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha visitato a Porano Villa Paolina, sede storica dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET), insieme alle autorità locali e ai vertici dell’Ente.
Ad accogliere il Ministro, Maria Chiara Carrozza e Giuseppe Colpani, rispettivamente Presidente e Direttore Generale del Cnr; Laura Pernazza, Presidente della Provincia di Terni, e Carlo Calfapietra, Direttore del CNR-IRET.
Dopo una dimostrazione di treeclimbing, nell’ambito della quale i ricercatori hanno enfatizzato l’importanza delle norme di sicurezza durante le missioni che prevedono il campionamento del fogliame più alto, le personalità presenti hanno assistito a una breve illustrazione del funzionamento di alcune strumentazioni in uso presso il centro di ricerca.
“L’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri – ha affermato durante la conferenza stampa Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR – rappresenta un emblema della vitalità scientifica su temi cruciali quali la biodiversità e, al contempo, di valorizzazione e presidio del territorio, arricchito da strette e fruttuose connessioni con il mondo accademico e gli enti locali. Le grandi progettualità che vedono il CNR-IRET direttamente coinvolto richiedono grande capacità di visione per le prospettive future e un forte impegno interdisciplinare per affrontare con la giusta responsabilità le grandi sfide che ci attendono”.
Il Direttore del CNR-IRET Carlo Calfapietra ha presentato alcune delle attività dell’Istituto, ricordando l’impegno nazionale e internazionale nelle Infrastrutture di Ricerca di cui l’ente è capofila, come l’Integrated Carbon Observation System (ICOS), LifeWatch ERIC, AnaEE (Analysis and Experimentation on Ecosystems), e il lavoro di coordinamento dell’Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System (ITINERIS).
“L’invito di oggi è rivolto ai giovani – ha detto Calfapietra – ed è quello di tenere parte del tempo per svolgere le attività curiosity driven, che rappresentano un punto importantissimo per la ricerca. Il nostro Istituto porta avanti molteplici progettualità, che si onorano della collaborazione con moltissimi enti, ma anche con piccole e medie imprese”. “Come CNR – ha aggiunto – siamo l’ente proponente del Centro Nazionale di Biodiversità, un progetto di eccellenza, nonché probabilmente il più grande progetto mai finanziato sulla biodiversità. Le attività di ricerca in questo settore costituiscono un’opportunità importante per preservare il futuro, non solo degli ecosistemi, ma del benessere umano, anche attraverso le Nature-based Solution”.
Chiara Catalano, ricercatrice dell’Istituto, ha presentato il Catalogo Digitale e Tool a supporto della progettazione Nature-based Solution, un prodotto delle attività in seno al NBFC interspoke 5, 4 e 2, che si occupano di Ecosistemi Terrestri e Marini.
ha presentato il National Biodiversity Future Center e alcuni dei tool di cui si avvale per portare avanti le attività di ricerca in ambito di biodiversità.
Il Direttore Generale del CNR Giuseppe Colpani è invece intervenuto sul tema del progetto di riqualificazione e valorizzazione di Villa Paolina, oggetto di importanti lavori di prossima realizzazione – finanziati per una cifra di circa 3 milioni di euro – per la messa in sicurezza degli ambienti.
Anche La Presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza ha enfatizzato la bellezza della sede. “Abbiamo l’obiettivo di valorizzare il centro di ricerca e la location unica di questo centro di ricerca – ha affermato Pernazza – che rappresenta un unicum nel panorama storico-culturale della regione”. “Grazie alla sinergia fra istituzioni e alla scelta della Provincia di Terni di dare al CNR una convenzione di 35 anni – ha sottolineato – siamo riusciti ad intercettare questi fondi del ministero, a garantire i posti di lavoro e rilanciare un bene che rappresenta un fiore all’occhiello della Provincia di Terni”.
“Grazie a tutti per questa giornata – ha dichiarato il Ministro Bernini – noi crediamo molto in questo centro di ricerca, tanto da aver stanziato un finanziamento di circa tre milioni. Il tema sfidante per il futuro è quello di valutare e analizzare la sostenibilità. Qui si fa la scienza nella bellezza e nella cultura”. “Crediamo moltissimo nella ricerca – ha sottolineato – soprattutto in quella di qualità. In questo senso è indispensabile portare avanti un dialogo costruttivo tra Università, centri di ricerca, enti e imprese. Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere obiettivi condivisi”. “La ricerca di base è sacra – ha ribadito – perché è fondamentale farsi le domande, quesiti che poi devono trovare risposte anche in applicazioni pratiche, che diventino prototipi e infine prodotti. Ecco perché è indispensabile puntare sulla forza del network, anche con le imprese, per essere un sistema competitivo”.
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