Nell’ambito del progetto NetworkNature, la Commissione Europea, ha promosso la formazione di Hub nazionali dedicati alle Nature-based Solutions (NbS). Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), assieme alle Università e alle amministrazioni locali che negli ultimi anni hanno contribuito attivamente allo sviluppo e alla disseminazione del concetto di NbS sul territorio nazionale tramite attività di ricerca e innovazione, ha dato vita all’Hub Italiano delle NbS. Il 26 maggio, presso la sede centrale del CNR, a Roma, si svolgerà il Kick-off Meeting dell’NbS Italy Hub
Riunire ricercatori, amministratori, imprese e settore pubblico allo scopo di promuovere iniziative e raccogliere informazioni inerenti all’adozione delle Nature-based Solutions (NbS). Questo l’obiettivo principale degli Hub nazionali istituiti nell’ambito del progetto NetworkNature, finanziato dalla Commissione Europea, che saranno così una risorsa vantaggiosa per la comunità delle NbS. All’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET) è affidato il coordinamento dell’Hub italiano, il cui Kick-off Meeting è previsto per il prossimo 26 maggio, a Roma, presso la sede centrale del CNR.
Le NbS costituiscono un’opportunità importante per promuovere la cooperazione locale, regionale e internazionale. Scopo degli Hub nazionali sarà quello di sostenere la collaborazione dei portatori di interesse, favorendo lo sviluppo di nuove capacità e lo scambio di conoscenze chiave, con il fine di facilitare la realizzazione di infrastrutture Green e Blue, mirate all’ottimizzazione delle risorse legate alla sostenibilità ambientale. Supportato dagli enti e soggetti partner, il CNR si farà promotore di una serie di iniziative orientate alla diffusione del concetto di NbS, affrontando e ottimizzando le specificità locali, regionali e nazionali.
Tra i partner fondatori dell’Hub, figurano enti di ricerca e università, municipalità, città metropolitane e soggetti pubblici. In prospettiva, però, il progetto si aprirà anche alle piccole e medie imprese e alle organizzazioni non governative, che collaboreranno nell’ottica della “quadruple helix”, che è base fondante delle nuove linee guida in tema di economia circolare e ricerca innovativa.
La funzione principale dell’NbS Italy Hub sarà quella di raccogliere e disseminare informazioni chiave legate alle iniziative e alle opportunità delle Nature-based Solutions. Da un lato, infatti, il polo italiano collezionerà i bandi, le linee guida, le metriche, le normative, i framework e le policy nazionali per condividerle con le realtà del territorio. Allo stesso tempo, però, l’Hub potrà costituire una cassa di risonanza per le iniziative locali e assumere il ruolo di punto di raccordo tra gli stakeholder nazionali coinvolti in queste tematiche.
L’appuntamento del 26 maggio costituirà un’occasione importante per discutere delle caratteristiche, degli obiettivi, degli strumenti e delle possibilità dell’NbS Italy Hub. All’incontro parteciperanno gli enti coinvolti, partner vicini al progetto, personalità istituzionali e ricercatori impegnati in iniziative di ricerca e innovazione legate alla realizzazione di NbS. Ad apertura dell’evento, i saluti e i contributi di Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR, di Aldo Covello, in rappresentanza del DG per l’internazionalizzazione e la comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), di Carlo Calfapietra, Direttore del CNR-IRET e Coordinatore dell’NbS Italy Hub, e di Paola Lepori, in rappresentanza del DG ricerca e innovazione della Commissione Europea. Seguiranno interventi e testimonianze di esperti internazionali e nazionali e una tavola rotonda sull’introduzione delle NbS nell’agenda della politica locale e nazionale.
“L’Nbs Italy Hub è un progetto sicuramente ambizioso – spiega Chiara Baldacchini, professore associato presso l’Università degli Studi della Tuscia e parte del team di coordinamento del progetto – e richiederebbe l’istituzione di fondi ad hoc, che speriamo di attrarre a breve. Partiamo per ora su base volontaria, ma l’entusiastica risposta ricevuta da parte della comunità, che ha rapidamente saturato la capacità dell’evento, ci fa capire quanto importante questa iniziativa sia. C’è davvero bisogno di strutture come questa, perché, nonostante l’alta partecipazione sia di enti di ricerca che di grandi città come Torino, Milano, Bologna e Palermo, ai progetti finanziati dalla Commissione Europea sul tema, l’Italia ha ancora molto da fare rispetto all’inclusione del concetto di NbS all’interno delle politiche nazionali. Inoltre, il nostro territorio vanta peculiarità bioclimatiche e hotspot di biodiversità che non sono presenti in altre realtà nazionali e questo richiede lo sviluppo di nuova conoscenza, che ci permetta di individuare metodologie innovative e metriche specifiche per la valutazione dei benefici apportati dalle NbS che siano rappresentative del contesto italiano, per poter poi sviluppare le soluzioni per noi più efficaci, specialmente in un’ottica di mitigazione e resilienza rispetto ai cambiamenti climatici, ai quali il nostro territorio è particolarmente sensibile”.
Contatti: Coordinamento NbS Italy Hub
Carlo Calfapietra, CNR-IRET
Chiara Baldacchini, Università della Tuscia
Email: nbs.italy@iret.cnr.it
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